Gli effetti dello straripamento delle fiumare Murria e Spataro nel video di F
Antonio Caldiero, fratello primogenito del dr
Vallone (F. Vallone) La storia, questo tipo di storia, nel vibonese ormai si ripete troppo spesso. Ancora una volta la ente sconvolta dalla furia distruttiva dell’acqua delle fiumare, ancora un’emergenza maltempo per il paese rivierasco della Costa degli dei. A causa della forte pioggia le due fiuente ingrossate e sono straripate in piщ punti creando pericolosi allagamenti. In particolare ingenti sono stati i danni registrati presso il borgo marinaro della Rocchetta dove alcune imbarcazioni sono state trascinate in ente isolata, per alcune ore, tutta la zona della marina compresa tra le due fiumare, dove tra l’altro vi sono alcuni ristoranti, lidi e numerosi chioschi. Molti i disagi registrati da chi si trovava nella zona e dai numerosi pescatori della marina della Rocchetta che hanno cercato, sotto una pioggia battente, di mettere in sicurezza le loro imbarcazioni letteralmente in preda della furia delle acque. Avanzando faticosamente nel fango e con la melma fino alle ginocchia, i pescatori hanno cercato di costruire anche una improvvisata barriera protettiva utilizzando numerosi sacchetti di sabbia. Ad intervenire sul posto il sindaco del paese, Franco Prestia, e numerosi altri amministratori locali, gli uomini della Protezione Civile Regionale e Provinciale di Vibo Valentia, allertati direttamente dalla sede operativa di Germaneto, due squadre di Vigili del fuoco, Carabinieri e i Vigili Urbani di Briatico. Una grossa ruspa, coordinata nei movimenti dagli uomini della protezione civile, ha cercato di risolvere i primi incombenti problemi rimuovendo numerosi detriti che ostruivano il piccolo ponte sulla fiumara Murria, proprio nei pressi della foce. I detriti, la terra, la sabbia e il fango ha creato in mare un inedito istmo, una stretta lingua di terra lunga piщ di cento metri. Per come riferito da uno degli anziani pescatori della marina “a memoria d’uomo non si era mai visto niente di simile”. Scene veramente apocalittiche si sono presentate agli occhi dei numerosi cittadini accorsi alla Rocchetta, quando l’acqua, ritirandosi, ha lasciato piщ di trenta centimetri di fango ed una massa veramente enorme di detriti di ogni genere, tronchi, pietre ed anche numerose carcasse di elettrodomestici.
Fernando, unitamente ad una cordata di amici imprenditori, politici e possidenti, salvт le “Sorelle Fontana” dal crack economico dopo l’apertura della fabbrica della Cecchignola, concepita per la linea prкt-а-porter
CETRARO. La storia leggendaria delle Sorelle Fontana passa anche per la cittadina tirrenica. In realtа non и Tropea la localitа delle vacanze di Nicol Fontana ma Cetraro. (Tiziana ) La storia leggendaria delle “Sorelle Fontana” biografia cupid, proposta in una fiction di Rai 1 e andata in onda domenica e lunedм scorsi, in prima serata, и passata anche da Cetraro. Per Micol Fontana, l’unica delle tre stiliste ancora in vita, la cittadina tirrenica и stata una localitа davvero importante. Il secondo marito di Micol, infatti, и stato il dr. Fernando Caldiero (nella fiction il medico Leonardo Cafiero), conosciuto proprio a Cetraro (nella fiction Tropea). I due si frequentarono prima a Roma, dove il medico esercitava la professione, e poi a New York, dove il dr. Cladiero si specializzт in ortopedia e dove abitт con il suo grande amico Ruggiero Orlando, corrispondente della RAI, e con Franco Occhiuzzi, corrispondente del Corriere della Sera ed originario di Acquappesa. Dopo circa 10 anni di frequentazioni, nel 1959, si sposarono a Positano, luogo d’origine della famiglia Caldiero e dove spesso i due si recavano in villeggiatura nella stupenda casa paterna, oggi un albergo. Micol Fontana e Nando Caldiero, soggiornarono a Cetraro con numerosi amici, primi fra tutti Tyron e Linda Power, e trascorsero per iglia nel palazzo Caldiero, recentemente ristrutturato dal nipote. Il matrimonio tra Micol e Nando durт circa 13 anni. Le vicende delle tre sorelle, molto legate tra loro, sono assolutamente vere, e miscelano il dramma della guerra, che non le risparmiт, ai drammi personali, man mano che la loro fama cresceva. La cognata Berenice Caldiero tuttora colleziona decine di abiti creati per lei personalmente da Micol ed il suo abito del matrimonio и esposto al Metropolitan Museum. Il dr. Fernando si risposт con una giornalista inglese e morм nel 2003. Micol Fontana, dall’alto della sua venerabile etа, si commuove di fronte alla storia della sua vita. E conclude, esprimendo la propria soddisfazione per l’aderenza della fiction alla vita reale. Micol era solo una sartina emiliana con 500 lire in tasca quando, arrivata a Roma con le sorelle Giovanna e Zoe, ottenne un grande successo.